“Vi presento Joe Black”, l’arte di trasformare la sceneggiatura poesia

Titolo Originale: Meet Joe Black
Nazione:
U.S.A.
Anno Produzione: 1998
Genere:
Sentimentale/Fantasy
Durata:
180′
Regia:
Martin Brest
Interpreti:
Brad Pitt, Anthony Hopkins, Claire Forlani, Jake Weber, Marcia Gay Harden

https://www.youtube.com/watch?v=E3tYqyJ-AaY

 Bill: Chi sei?
Joe: Pensa solo a millenni moltiplicati per secoli connessi dal tempo senza fine, io esisto da allora…

Nella vita abbiamo due sole certezze: il passato e la morte. Chi non ha paura della morte? Quali angosce scatena questo pensiero? Per quanto possa spaventare, c’è una costante davanti alla quale anche la morte si piega: l’amore in ogni sua forma. Purò, incondizionato e disarmate. Un sentimento forte in grado di attraversare la morte stessa.

Una pellicola che sa ricalcare la bellezza del cinema pre Sessantotto

Vi presento Joe black è un film cult degli anni 90, rifacimento de “La Morte in Vacanza” di Mitchell Leisen (1934). Costato circa 90 milioni di dollari senza che sia stata applicata alcuna particolare tecnologia, la pellicola si distingue dalla massa diventando un evergreen da tenere nella propria videoteca.

Non un classico da blockbuster romantico, ma una produzione che, con il suo fare moraleggiante, pone al centro della storia gli affetti familiari, l’amicizia, l’amore eterno e fedele.

Fin dalle prime battute la pellicola è magnetica grazie all’utilizzo di atmosfere da vecchia Hollywood. Fedele a questo stile sono le musiche del compositore Thomas Newman. Melodie malinconiche e romantiche che travolgono lo spettatore fino alle viscere.  La bravura di Newman si sposa con la perfetta regia di Brest come se fossero pezzi di un puzzle.

Bill: Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non hai tentato non hai mai vissuto.

Claire Forlani & Brad Pitt in “Vi presento Joe Black”

Delle influenze del cinema classico la pellicola ne è piena. Brad Pitt e Claire Forlani hanno saputo ricreare quelle scene romantiche del calibro di Via col Vento e Sabrina Gli incontri tra i rispettivi personaggi creano, nello spettatore, un vortice di emozioni. Ci si ritrova a trattenere il respiro, si percepisce la tensione, il desiderio di toccarsi, il timore di farlo. Ogni sguardo, ogni tocco, ogni sospiro risulta delicato, dolce e sinuoso senza mai cadere nel volgare. Forlani è stata in grado di rimettere sullo schermo la purezza di un solo bacio. Indiscusso è, infatti, il richiamo alle madri del cinema romantico: a Vivien Leigh, Veronica Lake, Greta Garbo. Brest ha saputo dirigere abilmente i due attori in un viaggio esplorativo tra due anime che non si conosceranno mai fino in fondo; tra due corpi si desiderano, si assaporano ma che non potranno mai appartenersi.

Joe: Sono innamorato di tua figlia e la porto via con me stanotte. […]
Bill: Tu non porti Susan da nessuna parte […] Prendi quello che vuoi perché ti fa piacere, non è amore. […] è una inconsulta infatuazione che per il momento hai voglia di concederti, manca tutto ciò che più conta.
Joe: Sarebbe cosa?

Anthony Hopkins & Brad Pitt in “Vi presento Joe Black”

 

Inopinabile è la bravura di Brad Pitt nel ruolo dell’avvocato sognatore, generoso, romantico e un po’ imbranato investito da una macchina e in quello dell’angelo della morte. Due ruoli opposti, due personaggi completamente diversi. Il primo naif, romantico, il classico ragazzo della porta accanto che tutte le donne vorrebbero conoscere. Il secondo, beh è la morte che si incarna: onnipotente, tenebroso, affascinante, sensuale, ma anche disorientato, divertente e goffo quando “indossa” un corpo.

Bill: Fiducia, responsabilità, assumerti il peso delle scelte e dei sentimenti, passare il resto della vita tenendo fede a questi e soprattutto non ferire l’oggetto del tuo amore.

Pitt e Hopkins hanno saputo dare il giusto equilibrio tra dramma, romanticismo e momenti esilaranti

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Brad Pitt & Anthony Hopkins in ” Vi presento Joe Black”

L’angelo della morte di Brad Pitt è semplicemente straordinario. Un’interpretazione perfetta che sa coinvolgere lo spettatore senza appesantire la lunga pellicola. Grazie ai momenti esilaranti come la scena del burro di noccioline, o del giochino con la sedia in CDA, Pitt ha trasformato il suo personaggio, indubbiamente di spessore, in un essere di una dolcezza disarmante, per alcuni versi fragile che deve piegarsi davanti alla realtà: lasciare il passo all’amore, alla vita. Naif con quel vestito beige un po’ grande; entusiasta mentre assaggia il burro d’arachidi o mentre si sedeva per la prima volta sul letto; amorevole, quando sembra integrarsi con la famiglia; passionale quando i suoi occhi incrociano quelli di Claire Forlani.

Magistrale è stata l’interpretazione di Hopkins il cui personaggio è schiacciato fra la vita e la morte di cui è a conoscenza e tutto in un costante equilibrio precario con i suoi affetti e la sua azienda. La vita sembra scorrergli davanti agli occhi, se ne rattrista senza mai disperarsi. A malincuore il suo personaggio attraversa i suoi ultimi giorni senza remore, conscio di lasciare sulla terra una grande eredità, non quella materiale, ma quella morale: i valori, l’amore sacrale per la famiglia e la fedeltà.

Se siamo fortunati forse abbiamo dei ricordi da portare via

L’amore viene analizzato in ogni sua dimensione. Diviene il motore propulsivo della pellicola senza mai cadere nel banale. La morte è vinta dall’amore perché, solo alla fine, l’angelo si sposta da sé stesso, si rende libero lasciando andare la donna che ama follemente. Una morte sui generis:  vive, in prima persona, il passaggio. Quel non ritorno che gli umani affrontano con dolore, ma custodisce con sé una verità:  aveva compreso, infatti, che al di là dell’addio c’era il ricordo!

In conclusione

Vi presento Joe Black è una favola nera che si tinge di rosa. La lunghezza della pellicola non viene percepita grazie ai dialoghi profondi, agili e fluidi.

Tre motivi per cui vedere il film

  • C’è Brad Pitt, ai tempi d’oro. Una bellezza da togliere il fiato;
  • Un film di grande spessore morale;
  • Un film che potrebbe aiutarvi a fare colpo sulle donne.

Quando vedere il film?

Sicuramente per una serata romantica con dell’ottimo vino. Ma anche tra amiche o semplicemente quando desiderate prendervi qualche ora per voi senza distrazioni.

Angela Patalano

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Angela Patalano
Sulla carta sono laureata in Giurisprudenza ma la mia passione più grande è il Cinema e il mondo dell'entertainment in generale. Essenzialmente curiosa ed empatica. Goffa quasi alla Bridget Jones e tanto Geek.

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